CoronaVirus Cina, OMS: rischio elevato a livello globale

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Prima vittima del nuovo coronavirus a Pechino. Secondo quanto annunciato dalla commissione sanitaria della capitale, si tratta di un uomo di 50 anni che l’8 gennaio scorso era stato a Wuhan, la città focolaio dell’epidemia, e che, al suo ritorno una settimana dopo a Pechino, aveva accusato i sintomi dell’infezione. Si tratterebbe dell’81ª vittima. In

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Il rischio legato al Coronavirus è “molto elevato in Cina ed elevato a livello globale e regionale“. Lo evidenzia l’Organizzazione mondiale della sanità, nel report diffuso ieri sera per fare il punto sulla situazione in Cina e nel resto del pianeta. In una noticina si precisa che nei precedenti report era stato riportato per errore un rischio a livello globale “moderato”.

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Il numero di persone contagiate dal nuovo coronavirus potrebbe potenzialmente raddoppiare ogni sei giorni in assenza di un intervento massiccio da parte delle autorità sanitarie. L’allarme arriva dal professor Gabriel Leung, presidente dell’istituto di medicina all’Università di Hong Kong. Leung, anche direttore del World Health Organization Collaborating Center for Infection Disease Epidemiology and Control a Hong Kong, ha detto nel corso di una conferenza stampa oggi di aver consegnato un rapporto contenente le sue conclusioni sulla possibile diffusione del virus alle autorità di Pechino e Hong Kong così come all’Oms.

Stando al modello elaborato dal suo team, il numero di casi di coronavirus di Wuhan al 25 gennaio – compresi i pazienti che stanno nella fase di incubazione – potrebbe aggirarsi intorno ai 44 mila. Secondo le previsioni di Leung il numero di casi potrebbe avere un picco tra metà aprile e metà maggio nelle grandi città. Per evitarlo bisognerebbe adottare “sostanziali misure draconiane che limitino la mobilità della popolazione, prima piuttosto che poi”.

Si dice “pronto alle dimissioni” il sindaco di Wuhan, -secondo l’agenzia Adnkronos- la città cinese dove si è inizialmente manifestato il nuovo virus. “Se aiuta a contenere il coronavirus, siamo disposti ad assumerci qualsiasi responsabilità – ha detto Zhou Xianwang in un’intervista alla Cctv – comprese le dimissioni mie e del segretario del partito a Wuhan, Ma Guoqiang”. Il sindaco di Wuhan ha ammesso che all’inizio dell’epidemia le informazioni non sono state diffuse tempestivamente e ha riconosciuto le difficoltà della decisione “senza precedenti” di porre in ‘isolamento’ questa città con oltre 10 milioni di abitanti.

Peraltro pare che sia smentito il contagio al mercato di Wuhan perché è stato stabilito che alcune persone contagiate già nei mesi scorsi, prima che il virus diventasse epidemico, non hanno avuto mai contatti né con il mercato né con altre persone che lo avrebbero frequentato. È quindi sempre più un mistero l’origine della diffusione del nuovo coronavirus.

 

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